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la tempesta

paintings

Specchio nero, specchio dorato - Oil on canvas 100x100 cm. 2022

Specchio nero, specchio dorato - Olio su tela 100x100. 2022.jpg

Specchio: superficie riflettente, rimanda la luce. La luce che torna all'occhio e rimanda un'immagine. La luce che si infiltra tra le fessure creando giochi e guizzi scintillanti. Morbide curve, ricordano musica. O giostre che divertono.

Poi uno specchio nero cattura la luce, la fa sparire.

Uno specchio dorato invece sprigiona ciò che sembrava non ci fosse più ed ora è stato elaborato.

L'orizzonte luminoso e il pozzo nero. L'uno non è euforia, l'altro non è annullamento e desideri rimossi.

 

L'orizzonte dorato sono nuove prospettive, nuove possibilità, nuovi mari da scoprire e navigare. È la via della giusta intuizione, dell'insight. È fare le cose alla luce del sole. È chiarezza nella vista. È essere inondati da calore e da luce.

 

Il pozzo nero è introspezione. È vitalità. È chiacchiericcio e turbinio. È lavorio e fermento. È creatività. È il fondo dell'occhio. O il fondo della bottiglia dove si sedimenta l'identità. Ma è anche calma e riflessione. È pausa dal mondo. È calore e ristoro. È il momento del riepilogo degli incontri fatti durante il giorno. È il sognare. È fantasia illimitata, il pozzo senza fondo dal quale poter attingere.

 

I due specchi non rimandano figure nette, riconoscibili, ma rimandano qualcosa di umano. Non è possibile anestetizzare il processo e il prodotto creativo. Non è possibile che l'immagine non parli di immagini. Può esulare da figure definite ma non può prescindere da reminiscenze, sensazioni, da ciò che fa di noi esseri umani.

 

Gli specchi che si specchiano. Si guardano in connessione l'uno con l'altro, in un rimando infinito e tautologico di immagini, a ribadire l'umanità delle immagini riflesse e l'appartenenza. A ribadire l'umanità che non va perduta.

La Tempesta (The Storm) - Oil on canvas 60x80 cm. 2022

La tempesta 60x80.jpg

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No title - Oil on canvas 60x80 cm. 2021

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No title - Oil on canvas 60x60 cm. 2020

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Medusa (Jellyfish) - Oil on canvas 60x60 cm. 2022

Medusa (Jellyfish).jpg

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No title - Oil on canvas 60x60 cm. 2022

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Onda Rossa (Red wave) - Oil on canvas 60x80 cm. 2021

Onda Rossa - Olio su tela di juta 60x80cm. 2021.jpg

The giant wave that hangs over our lives. Scary but necessary to grow. It is crisis, it is change. It is questioning the status quo. It is doubtful, it is knowledge. Crises that generate terror. It's denial if you pretend they aren't there. It is courage if you take them head on. It's genius if you canalize yourself and go with the flow. It is change to be in the world. It is growth. It is dialectical. It is love for each other. It is a human relationship. It is doing something for yourself and for each other.

And after the wave that overwhelms, there comes the stillness that is not monotony, static, anesthesia, but is satisfaction, fulfillment, conquest ... it is not affective flatness or vice versa euphoria, but it is human realization.

Being human means being in relationship with each other. It means collectivity. Knowing how to face your own waves means knowing how to face collective crises as well. Take the good. Because the community is made up of individuals who react and influence each other. And the giant wave that frightens becomes a bath of vitality that activates, if faced in dialectic with the world. A red wave of vitality that overwhelms the crystalline sea and hangs over the layered city. But if you face it with indifference or fear, or if you face it alone, it annihilates and becomes more and more insurmountable.

The wave that breaks on the city collides with other waves of other beaches, creating synergistic or contrasting currents, or swirls that suck. Or the small waves are canalized into the same current creating a life energy.

The red wave no longer destroys, but fertilizes and allows the plants to grow luxuriantly. It becomes nourishment for life. Become affections and possibilities.

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